Progetti

NULLA DIE SINE LINEA

L'esercizio del sapere nella Naturalis Historia

Dal 5 maggio al 30 luglio 2023 - Biblioteca comunale “P. Borsellino”
Nulla dies sine linea – nessun giorno senza una linea
L'esercizio del sapere nella Naturalis Historia
A cura di Chiara Milani
Ricerche di Lucio Quadrio, Barbara Spada
La nota affermazione di C. Plinio Secondo che ricorda quanto sia importante leggere, scrivere, impegnarsi quotidianamente per crescere e conoscere le meraviglie della natura espressa nella grande varietà e diversità di manifestazioni, dà il titolo alla mostra di rare edizioni della Naturalis Historia custodite nei depositi della biblioteca civica: libri di grande qualità dal valore culturale inestimabile.

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In mostra si potranno ammirare pregevoli edizioni selezionate tra le più antiche: un incunabolo miniato, una famosa edizione veneziana del 1516 deliziosamente illustrata con vignette che scandiscono il testo interpretando le descrizioni pliniane sia naturalistiche che stravaganti; edizioni che presentano sobri ritratti immaginari di Plinio, altre illustrate da un’unica grande immagine al frontespizio che condensa metaforicamente i principali argomenti e lo spirito del libro: vascelli che solcano il mare della conoscenza, mappamondi e sfere armillari accanto ai simboli delle arti. Compassi e squadre, pennelli e scalpelli, alfabeti e geroglifici, abbondano negli spettacolari frontespizi di epoca barocca.
I titoli e luoghi di stampa variano nei secoli attestando il successo della Naturalis Historia, Naturae Historiarum, o Historiae Mundi in latino, nelle traduzioni in lingua italiana: De la Historia Naturale, Historia Naturale e nelle lingue nazionali, in italiano da Cristoforo Landino, Lodovico Domenichi e Francesco Massari, edite dai più grandi editori d’Europa: i veneziani Jensen, Giolito de’ Ferrari, Griffo, Sessa, Manuzio, Brucioli. A Basilea Froben, Vincent a Lione; a Ginevra l’editore è Stoer, solo per fare alcuni nomi.
Tra le legature delle edizioni più antiche della Naturalis Historia risaltano manufatti di alto artigianato e di gusto raffinatissimo consolidate mediate accurati interventi di restauro.
Tra le curiosità, testimonianze delle schermaglie tra studiosi comaschi e veronesi, a colpi di libelli, sul luogo natale di Plinio.